Si alimentano le polemiche e le reazioni sul tema del secondary ticketing dopo il servizio della trasmissione Le Iene andato in onda martedì 8 novembre, in cui il giornalista Matteo Viviani avrebbe dimostrato – con prove e testimonianze – il coinvolgimento diretto di alcune società di organizzazione eventi musicali, che intratterrebbero rapporti commerciali coi siti di bagarinaggio online. Lo scoop è stato ottenuto grazie alla testimonianza anonima di un’impiegata italiana di un operatore sul mercato secondario, che ha spiegato all’inviato del programma di Italia 1 come la vendita diretta di biglietti da promoter a società operanti sul mercato secondario sia prassi consolidata – ma celata alle autorità competenti, alla stampa e al pubblico – ormai da tempo.
In particolare, alcune prove mostrate dal giornalista riguarderebbero Live Nation Italia, società leader nell’organizzazione di grandi eventi, partner di alcuni tra i principali artisti italiani e non solo. L’amministratore delegato di Live Nation Roberto De Luca, incalzato dal giornalista, avrebbe ammesso l’esistenza di un rapporto diretto di vendita biglietti tra Live Nation Italia e una piattaforma secondaria che salta l’esclusiva Ticketone. De Luca ha definito la manovra “non illegale, ma borderline”, motivandola come un espediente per fare salire il valore dei tagliandi in caso di date il cui andamento delle prevendite sia stato giudicato deludente, consentendo al promoter un ricavo fino al 90%. Ma, a telecamere spente, ha infine chiarito come siano gli artisti stessi a richiedere a Live Nation di effettuare certe operazioni.
A seguito dello scoop delle Iene, alcuni grandi artisti nazionali inseriti nel roster di Live Nation Italia hanno prontamente preso le distanze dalla società: primo fra tutti Vasco Rossi, che con un post su Facebook firmato dalla società che si occupa del suo management dichiara di aver sospeso ogni rapporto commerciale con Live Nation. Seguono le reazioni di Tiziano Ferro, Marco Mengoni, Giorgia, tutti indignati dall’accaduto.
Intanto Live Nation risponde con un comunicato ufficiale:
In riferimento al servizio andato in onda ieri sera 8 novembre all’interno del programma televisivo “Le Iene”, Live Nation precisa e puntualizza che le affermazioni contenute nel servizio si riferivano unicamente a pochi Artisti internazionali e che nessuno degli Artisti italiani ha mai chiesto di assegnare biglietti dei loro spettacoli al mercato di vendita secondario.
Ugualmente Live Nation garantisce di non aver spontaneamente immesso sul mercato secondario quantitativi di biglietti dei concerti di Tiziano Ferro, Giorgia e Marco Mengoni, attualmente in vendita.
Live Nation Italia
Arriva a cascata anche la reazione di Claudio Trotta, patron di Barley Arts, da sempre schierato contro il secondary ticketing, e interpellato direttamente dal giornalista delle Iene. Il promoter milanese ha inviato ieri una lettera aperta alla direzione di Assomusica, l’associazione di categoria degli impresari musicali italiani:
Caro presidente e cari membri del consiglio direttivo e cari associati
A seguito delle dichiarazioni di Roberto De Luca durante il servizio delle Iene vi comunico quanto segue:
1) Sto verificando insieme ai miei legali se esistano i presupposti per una azione giudiziale collettiva da parte di Assomusica e/o degli Associati che reputino di volerla sottoscrivere e di altre componenti della Filiera della Musica dal Vivo nei confronti di Live Nation per gravi danni di immagine e di credibilità a tutta la categoria
2) Sto verificando con i miei legali i termini di una causa per Concorrenza Sleale da parte di Live Nation nei confronti di quei produttori e promoter che non adeguandosi alle pratiche emerse dalle dichiarazioni dispongono ovviamente di risorse inferiori
3) Reputo che il Presidente ed il Consiglio Direttivo di Assomusica a prescindere dalle procedure di routine che coinvolgono il Collegio dei Probiviri, debbano immediatamente prendere posizione chiara dissociandosi da quanto emerso e dichiarandosi contro queste pratiche cancerogene che sono dannose per i nostri consumatori, i nostri lavoratori ed i nostri artisti
È evidente che non mi è possibile restare in questa Associazione ancora un secondo qualora l’Associazione stessa non prenda i provvedimenti logici e conseguenti a quanto inconfutabilmente emerso dal filmato delle Iene.
Cordiali saluti,
Claudio Trotta
Ci auguriamo che il caso scoppiato serva a far luce su un meccanismo scorretto, tramite il quale si evade il diritto d’autore e si danneggiano consumatori, competitor e – non lo escludiamo – anche gli artisti stessi, minando alla base la credibilità del sistema musica. Auspichiamo a tal proposito una regolamentazione del sistema, anche in vista della legge sullo spettacolo dal vivo.
Vi ricordiamo che per aderire alla campagna SIAE #noSecondaryTicketing è necessario inviare una email all’indirizzo nosecondaryticketing@siae.it.