AudioCoop, l’associazione dei discografici indipendenti che rappresenta circa 150 piccole e medie aziende musicali italiane, aderisce allo sciopero generale nazionale, indetto per oggi dai Sindacati di Settore, della produzione culturale e spettacolo contro i tagli previsti dalla finanziaria 2011 e contro l’immobilismo sulle necessarie riforme di sistema per salvaguardare l’occupazione e per lo sviluppo dei settori.
La giornata di sciopero interesserà tutti i lavoratori dei teatri, dei cinema, dello spettacolo e della produzione culturale. Il prossimo anno gli stanziamenti per il Fus (Fondo unico dello spettacolo) potrebbero scendere a 262 milioni di euro rispetto ai 408 milioni di quest’anno e questo determinerebbe una situazione di crisi nei settori della musica, del cinema e del teatro non più controllabile. La posta in gioco non è solo quella del futuro lavorativo degli operatori del settore ma anche il rischio della perdita di un patrimonio culturale non rimpiazzabile e che ha sempre caratterizzato nel mondo il nostro Paese.
?”A tali parole ci sentiamo di aggiungere” indicano le piccole etichette discografiche indipendenti di AudioCoop, attraverso il Vice Presidente Giampiero Bigazzi ” oltre che di invitare il Ministero dei Beni Culturali a ripristinare tali fondi allargando la possibilità di intervento anche per i grandi festival di musica popolare contemporanea – di invitare le regioni e gli enti provinciali e comunali a non perseguire lo stesso identico orientamento, come in alcuni casi sembra profilarsi, operando così oltre a un taglio nazionale anche ulteriori tagli locali alla cultura, ma di lavorare invece alla sinergia tra gli stessi filoni culturali operando in modo sistemico valorizzando le filiere della cultura e cancellando gli eventi spot e quei rami secchi del settore che bruciano risorse pubbliche e private e non lasciano traccia di ritorno culturale, economico e di immagine sul territorio valorizzando al contrario al massimo gli eventi e i festival nati dal basso e condivisi con il territorio in una rete di collaborazione e i talenti locali con particolare riferimento a quelli rappresentativi del territorio stesso. Tagliare le risorse per la cultura significa tagliare il futuro del proprio paese” conclude Giampiero Bigazzi, titolare della storica Materiali Sonori.
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Fonte: AudioCoop