Presentato il bilancio SCF (Società Consortile Fonografici) relativo al 2006. La società di collecting, nata nel 2000 con l’obiettivo di gestire e amministrare i diritti connessi (quelli spettanti ai discografici), ha raccolto durante il 2006 32,8 milioni di Euro (+1% rispetto al 2005). La crescita ha coinvolto il settore del broadcasting, grazie allo sviluppo del segmento delle televisioni locali, satellitari e musicali (2 milioni di Euro in piu’ rispetto all’anno precedente) e quello delle Public Performances, che prevede la raccolta dei diritti dagli esercizi commerciali, dalle discoteche e dai music providers che diffondono musica registrata (1,1 milioni di Euro in piu’ rispetto al 2005). “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti – ha commentato il presidente SCF Gianluigi Chiodaroli, – nonostante un contenimento della crescita, imputabile in gran parte a fattori esogeni: decisive sono state, indubbiamente, la contrazione registrata nella raccolta dei diritti presso le discoteche, attività che fino alla fine del 2006 e’ stata svolta su nostro mandato da Siae, e la riduzione della raccolta dei diritti di copia privata, anch’essa gestita da SIAE. Nonostante cio’ il bilancio della nostra attività e’ molto positivo: rileviamo, infatti, con soddisfazione, la progressiva crescita della cultura dell’utilizzo legale di musica presso i pubblici esercizi che, sempre piu’, riconoscono il pagamento dei diritti discografici accanto ai diritti d’autore, legittimando il nostro ruolo di collecting society in materia di diritti musicali”