Il presidente della Cisac Robin Gibb ha concluso i lavori del World Copyright Summit che si è tenuto a Bruxelles il 7 e l’8 giugno, al quale hanno partecipato 700 rappresentanti di 332 imprese e organizzazioni di 57 paesi, con 36 sessioni di lavoro e 131 relatori.
Robin Gibb ha espresso il suo ottimismo sul futuro del diritto d’autore, forte anche della dichiarazione della Commissione europea che ritiene la proprietà intellettuale “nelle sue differenti forme e aspetti un punto chiave dell’economia europea”.
Gibb ha aggiunto che il futuro dell’industria creativa può essere positivo “se coloro che controllano, licenziano e utilizzano i nostri diritti cominceranno ad adottare una strategia a lungo termine. Andare in cerca di vantaggi commerciali individuali a breve termine non costruisce un modello sostenibile che assicuri un futuro sano alla creazione”.
Le Direttive europee non possono risolvere tutti i problemi per la cui soluzione devono impegnarsi tutti gli attori sociali fra cui anche “le società di autori e i loro membri, che devono cooperare per aumentare l’efficienza e diminuire i costi”.