Il Parlamento francese ha convalidato un emendamento che vieta alle emittenti radiofoniche nazionali di trasmettere a ripetizione i brani più noti all’interno della quota “obbligatoria” di brani in lingua francese e introduce un numero massimo di canzoni non in francese anche se cantate da artisti nati entro i confini.
Questo provvedimento, sostenuto anche dal Front National, è volto a promuovere e tutelare la musica emergente, anche se al momento mancano i criteri di legge per l’ individuazione e la definizione delle hit, dei brani noti e meno noti e le modalità di vigilanza delle autorità sulla compilazione dei palinsesti.
Gli editori, responsabili delle radio, hanno recepito la proposta come una pesante interferenza nella propria libertà editoriale e hanno fatto notare come questo emendamento possa essere controproducente per i tanti artisti francesi che utilizzano altre lingue per la composizione dei loro brani, come ad esempio Mano Negra, Daft Punk e Charles Aznavour, solo per citarne alcuni.
In Francia esiste una legge dal 1994 che obbliga le emittenti operanti sul territorio nazionale alla trasmissione di una quota di musica nazionale in palinsesto, che oscilla dal 35 al 60%.
Fonte: Rockol