E’ stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 80 del 6 aprile 2009, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 febbraio 2009, n. 31 che disciplina, ai sensi dell’articolo 181-bis della legge 22 aprile 1941, n. 633, come modificato dalla legge 18 agosto 2000, n. 248, le caratteristiche del contrassegno, ivi comprese le dichiarazioni identificative sostitutive del contrassegno medesimo.
Il Regolamento conclude la vicenda aperta nel 2008 a seguito di una sentenza della Corte europea, che definiva il contrassegno SIAE una “regola tecnica” che, in quanto tale, avrebbe dovuto essere comunicata in via amministrativa dallo Stato Italiano all’Unione Europea, notifica avvenuta nell’aprile 2008.
“La definitiva regolamentazione del bollino SIAE costituisce un importante passo avanti contro la pirateria” ha dichiarato il Presidente della SIAE Giorgio Assumma. “I risultati ottenuti in passato hanno dimostrato come l’apposizione del bollino su tutti i supporti fonografici e audiovisivi abbia apportato un contributo essenziale nella prevenzione e repressione della pirateria. Il bollino infatti è una sorta di patente che attesta la legalità dei prodotti e ne indica il tipo di commercializzazione. E’ uno strumento insostituibile a favore degli autori, degli editori, dei produttori e dei distributori, ma soprattutto dei consumatori. Questi ultimi infatti in presenza del bollino vengono posti nella condizione di sapere se compiono un acquisto in regola con la legge.”
“Questo decreto semplificherà l’accertamento della prova di contraffazione dei supporti nei vari procedimenti” ha aggiunto Pierluigi Cipolla, uno dei pubblici ministeri del Tribunale di Roma maggiormente impegnati nel contrasto alla pirateria delle opere dell’ingegno ed esperto del settore.
Fonti: dirittodautore.it e SIAE