Si è svolto il 5 marzo scorso l’incontro organizzato da SIAE sul progetto “Classici di Oggi”, ideato per supportare la musica colta contemporanea con un contributo economico di 900.000 euro in tre anni.
Il M° Alessandro Solbiati, componente del Consiglio di Sorveglianza SIAE, ha sottolineato in questa occasione che “Non esiste un’altra nazione europea che abbia lo stesso numero di compositori che prepara l’Italia. Siamo in grado di dare una formazione importante ai giovani ma non di dar loro un futuro”.
I partecipanti oltre a fare il punto sulla situazione in Italia hanno cercato di innescare un confronto e una collaborazione tra istituzioni, compositori, musicisti e pubblico.
“Il titolo dato a questo convegno sembra un ossimoro, ma non lo è. I classici di oggi sono coloro che stanno contribuendo adesso a scrivere la nostra Storia culturale di domani. Sostenendo la creatività italiana anche nelle sue forme di sperimentazione e ricerca, noi intendiamo dare al nostro presente i mezzi per scriverla, questa Storia; i mezzi per trovare le proprie, uniche e particolari forme nelle composizioni musicali (come anche in film, libri e, in generale, in tutte le opere dell’ingegno) e di consegnarsi e raccontarsi a chi verrà dopo di noi”, ha dichiarato il Presidente SIAE, Filippo Sugar.
La Società ha commissionato una mappatura su tutto il territorio nazionale per individuare 12 realtà meritevoli. Sono interevenuti, oltre alla commissione selezionatrice – composta dai Maestri Alessandro Solbiati, Guido Salvetti e Alessandro Magini – Giorgio Battistelli (compositore, direttore artistico del Teatro dell’Opera di Roma e dell’Orchestra Regionale Toscana), Sandro Cappelletto (storico della musica, critico musicale de La Stampa, direttore della rivista Studi Verdiani), Angelo Foletto (musicologo, critico musicale de La Repubblica), Francesco Giomi (direttore artistico del centro di produzione elettroacustica Tempo Reale) e Sandro Gorli (direttore artistico del Divertimento Ensemble).
Nelle parole di tutti gli intervenuti l’auspicio di un tavolo tecnico che si occupi di presentare al Ministero dei beni e delle attività culturali un progetto a lungo termine per garantire la vitalità di un settore che rappresenta l’eccellenza italiana nel mondo.
“Alla base del primo statuto SIAE c’erano la tutela e la valorizzazione, non solo l’intermediazione del diritto d’autore, come forse è stato per tanti anni. Aver sposato il sogno dei nostri padri fondatori – ha detto il Direttore Generale SIAE, Gaetano Blandini – è utile a tutti i repertori. Cercheremo di consolidare queste risorse che comunque sono vostre, degli autori e degli editori che fanno parte di SIAE”.
Fonte: SIAE