Tramite una dettagliata analisi scritta a proposito delle anomale indagini di ascolto svolte da Audiradio in questi anni e in particolare sull’assurda decisione di non pubblicare i dati relativi al 2009 di quelle emittenti che non superano la soglia dei casi nel giorno medio (favorendo così pertanto le Reti Nazionali e le emittenti minori ad esse collegate) la REA (Radiotelevisioni Europee Associate) ha chiesto all’Antitrust che sia annullata la graduatoria delle indagini svolte nel 2008 e che sia sospesa l’indagine 2009 per diversi vizi di forma e di sostanza tra i quali: 1) la duplicità di alcuni marchi nazionali e locali con irregolare possibile sommatoria dei dati; 2) la sovrapposizione dei marchi; 3) la distorsione dei marchi dichiarati nelle testate giornalistiche, al ROC e nelle autorizzazioni e concessioni ministeriali in violazione di diverse normative e disposizioni di legge.
La REA, si è appellata alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato affinchè nella rilevazione degli indici di ascolto vengano rispettati i meccanismi che garantiscano la libera e leale concorrenza nel mercato della pubblicità, senza confusione di marchi eventualmente concepiti per compromettere l’indipendenza, la trasparenza, la neutralità d’indagine; senza discriminazioni e senza soglie nella pubblicazione dei dati auspicando che si creino le condizioni normative affinché siano eliminate dal mercato della pubblicità le distorsioni introdotte da simili indagini di ascolto nel supremo interesse del pluralismo informativo e della libertà d’impresa sanciti dagli artt. 21 e 41 della Costituzione. Il documento della REA, conclude con la ulteriore richiesta di differenziare le indagini per i distinti ambiti nazionale e locale e che siano effettuate da un soggetto super partes o direttamente dall’Autorità come prevede la legge 249/97 e ribadita dalla Delibera n. 85/06/CONS.
In seguito un breve frammento di una dichiarazione rilasciata dal Presidente della REA Antonio Diomede:
“Abbiamo inviato alla Autorità di Calabrò un ulteriore documento di merito sulle anomale indagini di ascolto Audiradio e benchè siano trascorsi ben due mesi dalla Audizione svolta il 15 gennaio, non abbiamo ricevuto nessuna risposta, ma le radio locali sono pazienti e sapranno aspettare qualche altro giorno prima di passare a nuove forme di protesta che coinvolgeranno il Parlamento e l’intero Paese per la scandalosa situazione tutta italiana di tenere in piedi, a tutti i costi, le posizioni dominanti e monopolistiche proliferate nel settore radiotelevisivo”.
Per leggere il testo integrale del documento inviato all’Antitrust e all’Agcom www.reasat.it
Fonte: REA