Federmusica/Agis hanno realizzato il Quaderno “La lirica e la musica sommerse. Rapporto sulle Istituzioni liriche e musicali al di là delle fondazioni lirico-sinfoniche”. “L’immagine di un iceberg, utilizzata come copertina, è una metafora del panorama della lirica e della musica italiana – scrive Francesco Punzi, presidente di Federmusica, nella prefazione – La punta dell’iceberg, che svetta bene in vista, raffigura le fondazioni lirico-sinfoniche. La parte maggiore che resta sommersa nell’acqua rappresenta, invece, le attività liriche e musicali che fanno riferimento alla Federmusica/Agis”. Durante la presentazione del rapporto a Roma, Agis ha sottolineato che il settore lirico, costituito dai teatri di tradizione, dalle istituzioni concertistiche orchestrali, dai festival, dalle società di concerto e dalle attività di lirica ordinaria, ha raccolto un milione e duecentomila spettatori nel 2014 con circa 7.500 repliche.
Il Quaderno fornisce una visione generale della lirica e della musica italiana e analizza gli aspetti relativi ai modelli giuridici di gestione, all’organizzazione, alle tipologie contrattuali di lavoro e alla contrattazione collettiva, ai risultati economico-finanziari, alla domanda, all’offerta e alle strategie di promozione. Lo studio è stato realizzato sulla base di questionari sottoposti alle diverse realtà di spettacolo. Tra le fonti consultate, anche i dati SIAE sullo spettacolo.
In particolare risulta che le 11 istituzioni concertistico orchestrali prese in esame hanno realizzato circa 1.300 repliche (1.129 concerti e 168 recite liriche), registrando 494.567 spettatori, con un grado di copertura dei posti a sedere del 57,6%. Sul fronte del campione di 13 teatri di tradizione sui 29 riconosciuti, sono state realizzate 204 recite liriche e 161 concerti, per 214.775 spettatori. Per quanto riguarda il campione di 7 festival, sono stati realizzati 130 concerti e 22 recite liriche che hanno registrato 67.641 spettatori.
I dati illustrano inoltre un quadro positivo delle realtà esaminate, caratterizzate da una gestione economico-finanziaria in equilibrio e bilanci sani, e da strutture dotate di organizzazioni snelle e funzionali. Con le risorse provenienti dal Fondo unico per lo spettacolo, la prima fonte tra le entrate pubbliche delle istituzioni concertistiche orchestrali e dei festival, viene coperto il 33,24% del costo totale delle istituzioni concertistico orchestrali e il 30% di quello dei festival. I contributi dei Comuni, la prima fonte tra le entrate pubbliche dei teatri di tradizione, coprono il 27% del costo complessivo dei teatri di tradizione. In occasione della presentazione del Quaderno, Carlo Fontana, presidente Agis, ha annunciato che si sta lavorando alla costituzione di una Federazione dello spettacolo dal vivo che riunirà le diverse associazioni del settore con l’obiettivo di interloquire in modo unitario e sempre più propositivo con le istituzioni.
Fonte: SIAE