Oltre 13.000 euro sottratti agli autori e agli altri beneficiari dei compensi per “copia privata” (produttori, artisti interpreti ed esecutori): è questa l’evasione scoperta dalla Guardia di Finanza di Palermo in collaborazione con la Società Italiana degli Autori ed Editori (Sede SIAE di Palermo e Ufficio Copia Privata della Direzione Generale SIAE di Roma).
Prosegue così la positiva sinergia tra la SIAE e la Guardia di Finanza nell’attività di contrasto all’evasione dei diritti per “copia privata”, e cioè i compensi dovuti in base alla legge ( art. 71 sexies della legge 633/1941) agli autori, ai produttori e agli artisti interpreti ed esecutori per le registrazioni delle loro opere su qualsiasi supporto, per uso personale e senza scopo di lucro. Negli ultimi mesi i controlli hanno riguardato alcune imprese che operano nel mercato internazionale della commercializzazione di supporti digitali vergini ed apparecchi di registrazione, attività per le quali è prevista appunto la corresponsione del compenso per “copia privata”, compenso che in base alla citata legge 633/1941 è incassato dalla SIAE.
Valorizzando i dati estratti dal database in uso al Corpo della Fiamme Gialle, con l’ausilio della specifica competenza del personale della SIAE, è stata analizzata la documentazione acquisita nel corso delle verifiche (documentazione contabile e di trasporto, nazionale ed estera, bolle doganali ecc.), quantificando in oltre 13.000 euro la mancata corresponsione di compensi dovuti per “copia privata”. I Finanzieri hanno redatto gli appositi verbali, contestando sanzioni pecuniarie fino al doppio dei compensi “evasi”. Le imprese controllate, ricevuta l’informativa riguardante la vigente normativa in materia, si sono impegnate a regolarizzare con la SIAE, anche per il futuro, il pagamento dei compensi per copia privata.
Fonte: Dirittodautore.it