Nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul sistema dei servizi dei media audiovisivi e radiofonici, la Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati ha svolto l’audizione, in rappresentanza della SIAE, del direttore dell’Ufficio Legislativo e Rapporti Istituzionali Paolo Agoglia e del direttore della Divisione Licenze e Servizi Centrali Sergio Fasano.
“Confrontando le legislazioni dei diversi Paesi europei, vediamo che l’Italia risulta tra i primi cinque per dimensione del mercato dei media insieme a Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna” ha spiegato alla Commissione Sergio Fasano. Il mercato italiano vale, secondo i dati del 2011, “circa otto miliardi di euro” ha aggiunto il direttore della Divisione Licenze e Servizi Centrali della Siae e rappresenta il “quarto mercato dei media in Europa”. Per quanto riguarda la raccolta del diritto d’autore, l’Italia scende però all’undicesimo posto, con cifre che per la musica equivalgono a meno della metà del diritto d’autore raccolto in Francia. Sergio Fasano ha poi spiegato che, se rapportata al Pil, la raccolta in Italia è inferiore a quella di Francia, Spagna e Germania.
Analizzando le dinamiche del mercato della musica, il direttore della Divisione Licenze e Servizi Centrali della Siae ha fatto notare che a livello europeo c’è stata una ripresa grazie al digitale, ma in Italia si registra ancora una situazione di crisi perché le perdite riportate nelle vendite dei supporti fisici non sono compensate dalla crescita del digitale. Le cause vanno individuate nella mancata diffusione della banda larga e nel fenomeno della pirateria che “vale due volte il mercato legale, pari a 100-150 milioni di euro” ha dichiarato Fasano. La situazione è ancora più preoccupante per il mercato dell’audiovisivo, dove la pirateria ha assunto una dimensione gigantesca e vale quindici volte il mercato legale. Per contrastare il fenomeno, Fasano ha indicato due strade: favorire un buon funzionamento del regolamento Agcom e incentivare le offerte legali di video nelle diverse modalità.
Rispondendo ad una domanda dell’onorevole Cristian Iannuzzi (M5S) sulla recente rimodulazione del compenso per copia privata, Paolo Agoglia ha ricordato che il sistema tariffario è stato riveduto nel giugno scorso con un decreto del ministro Franceschini, con un anno di ritardo rispetto alla scadenza. Il direttore dell’Ufficio Legislativo e Rapporti Istituzionali ha ricordato che il sistema di ripartizione è analiticamente indicato dalla legge e che l’Italia ha ancora livelli di tariffe per copia privata inferiori rispetto agli altri Paesi. Agoglia ha poi sottolineato l’imponente azione di rinnovamento interno intrapresa dalla Siae, in linea con quanto previsto dalla direttiva europea sulla gestione collettiva dei diritti d’autore.
Ad una domanda dell’onorevole Lorenza Bonaccorsi (PD) sulle azioni da adottare per contrastare il fenomeno della pirateria, Paolo Agoglia ha risposto sottolineando l’importanza dell’educazione per trasmettere il rispetto della legalità e del lavoro degli autori e il concetto “che ognuno di noi può essere un autore”. Il direttore dell’Ufficio Legislativo e Rapporti Istituzionali ha ricordato infine che la Siae collabora da tempo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con il dicastero dell’Istruzione per operare in questa direzione.
Fonte: SIAE
Fonte immagine: archivio storico Camera dei Deputati