“La cultura come bene comune e come diritto fondamentale dell’individuo: da questo ci siamo mossi definendo il decreto valore cultura. La cultura è un dovere verso i cittadini, verso coloro che verranno dopo di noi. Dobbiamo tornare a pensare ad un futuro per il nostro Paese. È un impegno che dobbiamo assumere muovendo dalla cultura”: lo ha dichiarato ieri il ministro dei Beni Culturali, Massimo Bray, in sede di replica al Senato a conclusione del dibattito sul decreto Cultura che “vuole avere un significato di attenzione alla storia di questo Paese”.
Il ministro Bray ha poi accennato alle fondazioni lirico-sinfoniche da “difendere! e che hanno registrato nell’ultimo decennio “una delle più gravi crisi economiche e finanziarie della loro esistenza”, e riguardo alle norme del decreto per il cinema ha parlato di un “beneficio fiscale tra i più efficaci d’Europa” che ha permesso di “aumentare sensibilmente le produzioni cinematografiche nel nostro territorio nell’ultimo triennio”.
Fonte: Ansa