Commenti positivi al comunicato diffuso dal Consiglio dell’Unione europea sulla nuova direttiva che estende la durata della tutela dei diritti connessi da 50 a 70 anni in Europa.
“PMI plaude alla decisione del Parlamento Europeo” – dice il Presidente dei Produttori Musicali Indipendenti Mario Limongelli – “e aspetta di conoscere i dettagli di questo provvedimento che apre nuovi scenari e consolida il ruolo delle aziende indipendenti in Europa”.
“Il prolungamento della durata del copyright delle registrazioni fonografiche da 50 anni a 70 anni – afferma il comunicato di PMI – in un momento di profondo cambiamento per il nostro settore, è una boccata di ossigeno per gli artisti, per i produttori di fonogrammi ed in particolare per le aziende indipendenti che producono musica. Con questa normativa si rafforza il valore delle produzione fonografiche e dei diritti connessi, gli Artisti continueranno a percepire royalties e viene finalmente superato il divario esistente con gli USA ed altri territori permettendo così una più corretta competitività“.
Anche la FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) ha espresso la propria soddisfazione per il provvedimento: “Siamo molto soddisfatti dell’approvazione della Direttiva – ha dichiarato il Presidente di FIMI, Enzo Mazza – si tratta di un passo fondamentale per la tutela della creatività europea e soprattutto per gli artisti che rappresentano la produzione europea. Siamo anche grati all’Italia che ha giocato un ruolo fondamentale nella costruzione del consenso necessario a Bruxelles per ottenere questo importante risultato“.
“I Paesi che oggi garantiscono un maggior termine di protezione rispetto all’Unione Europea – prosegue il comunicato FIMI – sono: USA (95 ), Messico (75 anni), Cile (70 anni), Brasile (70 anni), Perù (70 anni), Turchia (70 anni), India (60 anni)“.
Fonte: SIAE