Da YouTube, a Facebook, al microblogging di Twitter: di questo ma anche di talent show televisivi si è parlato nei giorni scorsi a Roma nell’evento organizzato da Fimi–Confindustria, la federazione che rappresenta le principali aziende discografiche italiane, dedicato agli scenari della musica nell’universo dei media digitali. Un mondo, quello dell’industria musicale in rete, che ha anticipato il trend di altri settori dei contenuti digitali, e che oggi, con più di 400 piattaforme online e oltre 13 milioni di brani messi a disposizione per il download, vede il proprio fatturato in costante crescita anche se non ancora in grado di compensare il calo di mercato dovuto alla pirateria digitale, un nemico tuttora aggressivo e devastante soprattutto per lo sviluppo di nuovi artisti. Con quasi 23 milioni di euro di fatturato, la musica digitale in Italia nel 2010 ha raggiunto il 16% del mercato, con una crescita del 10% rispetto al 2009. In forte espansione anche il fatturato da YouTube, dai modelli basati sulla pubblicità e dagli abbonamenti. Tra gli strumenti più utilizzati per interagire con i propri artisti preferiti in testa agli italiani proprio facebook, con oltre il 30% dei fan che lo utilizzano per seguire le star del pop.
Fonte: FIMI