Il maestro Edoardo Vianello è stato nominato Presidente IMAIE, all’unanimità dai membri del Consiglio d’Amministrazione, nella seduta del 21 maggio scorso, dopo le recenti dimissioni del maestro Sergio Perticaroli, fino al rinnovo statutario di tutti gli organi collegiali, con scadenza al 1 ottobre 2008.
Il m° Vianello ha preso parte alla vita dell’Istituto fin dal 1998 quando fu nominato per la prima volta Consigliere d’amministrazione per il settore musicale e da quel momento si è sempre prodigato per la tutela dei diritti degli interpreti esecutori.
Di seguito la dichiarazione di indirizzo del neo eletto Presidente rivolta al Consiglio di Amministrazione e ai Delegati dei Soci IMAIE:
“Vi ringrazio della fiducia che mi avete accordato.
Non è che mi abbiate fatto proprio un regalo, ma voglio considerarlo tale.
Per usare una frase che oggi si sente ripetere spesso… “desidero essere il presidente di tutti”. Mi auguro di riuscire nei prossimi mesi a dimostrare concretamente che, con questa affermazione, non voglio indulgere in ciò che ormai è di moda, ma assumere davvero un impegno per il mio breve mandato.
So di non avere la capacità oratoria dei politici e dei sindacalisti. E nemmeno… quella degli attori, ai quali invidio pure la memoria. Per questo motivo, per essere sicuro di dire tutto quello che ho meditato di dirVi, terrò sempre a portata di mano degli appunti, che nelle parti essenziali, se servirà, non esiterò a leggere.
E’ a tutti evidente che l’IMAIE sta vivendo un momento difficile. Le dimissioni del presidente Perticaroli lo hanno, se possibile, reso ancora più evidente. Ma è nostro dovere far in modo che gli organi amministrativi, che l’ente si è dato democraticamente, lo superino, evitando di cadere in qualche trappola politica, quando invece sono legittimati dalla volontà degli associati, che chiedono anche di portare a termine il processo di approvazione delle modifiche statutarie e, così, condurre l’IMAIE alle ormai prossime libere elezioni dei suoi rappresentanti.
Le difficoltà le conosciamo. Ma io sono convinto che, restituendo all’attività del Consiglio quella capacità decisionale che costituisce per i loro componenti, più un potere, un preciso dovere, si possa migliorare l’intera azione dell’Istituto. Naturalmente serve la collaborazione di tutti, nell’interesse dell’ente che siamo chiamati a gestire, mettendo a frutto al massimo questi ultimi mesi di permanenza in carica del nostro Consiglio e cercando di risolvere almeno i problemi più urgenti e, comunque, quelli che, in questo momento, stanno mettendo a rischio la stabilità della nostra struttura.
Per dimostrare capacità amministrativa dobbiamo iniziare dalle cose ovvie. Considerata la quantità di argomenti che dovremo affrontare, invito tutti, a cominciare da me stesso, ad essere più concisi negli interventi, eliminando discussioni su temi non all’ordine del giorno e rispettando turni e tempistica nel parlare. Mi permetto di aggiungere – e vogliate cogliere il tono benevolo della mia raccomandazione – che sarà opportuno ricordarci che questo è un Consiglio formato anche da artisti, ed è bene che nessuno si abbandoni all’uso dell’idioma politichese o sindacalese, di cui spesso non si conoscono sfumature e sottintesi, e che talvolta serve anche a nascondere il nulla: cerchiamo dunque di parlare una lingua chiara e schietta.
I compiti che lo Statuto assegna al presidente sono pochi, ma non secondari. Il più importante, per il quale il mio impegno sarà costante, è quello di far rispettare le norme statutarie (art. 22, punto 3). In quest’ottica, la prima norma statutaria il cui rispetto ritengo indifferibile è quella che prevede che i Soci Fondatori dell’IMAIE provvedano alla nomina immediata dei tre nuovi vice presidenti (art. 24, punto 6), senza i quali non è possibile ricostituire il Comitato di Presidenza (art. 23, punto 1), unico organo in grado di attuare, come prevede lo Statuto, le deliberazione del Consiglio di Amministrazione e di intrattenere le attività negoziali (art. 23, punto 3, lettere A e C). In base allo Statuto (art. 27, punto 3), la nomina dei vice presidenti sarebbe dovuta avvenire entro quindici giorni dalla cessazione della carica di ciascun dimissionario. Il fatto che ciò non sia avvenuto è un’omissione dei Sindacati che si ripercuote con gravità sulla capacità operativa dell’IMAIE: qualsiasi deliberazione fosse adottata dagli organi amministrativi non potrà essere attuata finché non sarà ricostituito il Comitato di Presidenza, vale a dire fino a quando non saranno stati nominati i tre vice presidenti e fino a quando la loro nomina non sarà stata ratificata dal Consiglio di Amministrazione (art. 24, punto 6). Stessa sorte per le deliberazioni successive alle dimissioni del secondo vice presidente, Francesco Cisco, in quanto lo Statuto prevede che il comitato di Presidenza debba essere costituito sempre da almeno tre componenti, tra presidente e vice presidenti(art. 23, punto 4).
Alla prossima riunione del Consiglio di Amministrazione, la prima da me convocata dovremo tra l’altro discutere il Bilancio Consuntivo del 2007 e quello preventivo del 2008. Voglio anticipare la mia posizione al riguardo: fermo restando che la discussione sul bilancio potrà tranquillamente aprirsi, ritengo indispensabile che l’IMAIE affidi ad esperti la revisione della contabilità e la certificazione dell’attendibilità dei bilanci, magari ad una società di revisione accreditata. E lo ritengo in quanto le partite e i dati che compongono i bilanci non possono essere pienamente compresi da tutti, specialmente in un consesso di artisti, e non di esperti contabili. Tanto più che il nostro Collegio dei Revisori dei Conti, come ha evidenziato in occasione di una precedente riunione il presidente Ferrazza, limita la sua funzione ad un’analisi di controllo a campione. E’ indispensabile, insomma, che ci si avvalga di strutture esterne qualificate ed imparziali, come lo stesso Collegio dei Revisori ci ha suggerito di fare, per avere un quadro esauriente, comprensibile e trasparente dei movimenti contabili e di cassa e delle valutazioni patrimoniali e gestionali. Presumo di poter far valere questa esigenza a nome di tutto il Consiglio.
Non me la sentirei di proporre al Consiglio l’approvazione di un bilancio del quale non sia perfettamente chiaro il suo contenuto, anche alla luce di alcuni rilievi dei nostri Revisori dei Conti, i quali hanno accertato alcune irregolarità procedurali, come avrete letto nella loro attenta relazione del 19 marzo scorso. Personalmente non mi sento di apporre la mia firma, né di presentare i bilanci all’Assemblea dei Delegati dei Soci, senza avere prima effettuato questo passaggio; chiedo quindi a tutti i membri del consiglio di riflettere su ciò, in quanto questo argomento sarà inserito all’ordine del giorno della prossima riunione e la ristrettezza dei tempi per l’approvazione del bilancio ci impone di assumere la decisione con la massima urgenza. Per onestà intellettuale informo che, nel caso in cui il Consiglio non avvertisse tale esigenza, intendo avvalermi della facoltà di rivolgermi ad un esperto di mia fiducia, per studiare personalmente i bilanci prima di apporvi la firma.
Sempre per quel che concerne i bilanci, chiedo al Direttore Generale di predisporre, con periodicità almeno trimestrale, un documento di sintesi, nel quale vengano evidenziate le diverse fonti dei diritti che l’Istituto riceve, separatamente per i due settori, musicale ed audiovisivo, evidenziando in modo particolare, come più volte richiesto, la suddivisione del patrimonio, la coerenza delle spese imputate ai fondi dell’art. 7, l’incidenza sui costi di gestione e di questi due diversi settori.
L’efficienza dell’azione del Consiglio non può prescindere dalla speditezza delle sue decisioni. Ritengo che, al fine, si possa utilmente applicare l’art. 7, punto b, dello Statuto attivando, su ogni tema da sottoporre al Consiglio di Amministrazione, i Comitati di Settore. Da essi si potranno acquisire i pareri sulle materie all’ordine del giorno, individuando le implicazioni economiche da imputare ai distinti settori, in modo che le decisioni di competenza esclusiva di un settore non possano essere messe in discussione dai rappresentanti dell’altro; non sempre, infatti, gli interessi artistici di cui sono portatori i rappresentanti dei due settori coincidono. Tale indirizzo deve essere seguito anche per quanto riguarda il Centro Servizi, delle cui iniziative i Comitati non sono mai stati informati e nelle cui decisioni non sono stati mai coinvolti.
Non meno importante delle altre esigenze, per non deludere le aspettative degli artisti, è quella dell’emanazione di un nuovo regolamento per l’assegnazione dei fondi di cui all’art. 7 per il 2008. Un provvedimento che detti regole più chiare e in equivoche e, se vogliamo, più selettive. La legge ci impone di effettuare questa distribuzione, e di effettuarla in modo trasparente ed obiettivo, anche se i fondi da distribuire sono nettamente inferiori a quelli dell’anno scorso.
Ancora: dare una forte accelerazione del processo di rinnovo dei contratti con gli usufruitori dei fonogrammi e dell’audiovisivo che sono in scadenza o già scaduti.
E’ poi opportuno che agli uffici dell’Istituto sia attribuita l’incombenza di informare periodicamente i soci, o almeno i delegati dei soci, sui contenuti essenziali delle decisioni adottate dal Consiglio di Amministrazione. A cominciare, tanto per non parlare di me, dalla nomina del nuovo presidente.
Cercherò, in conclusione, di essere fedele all’impegno della chiarezza di linguaggio cui ho all’inizio esortato tutti, sintetizzando il mio programma, per questo scampolo di mandato, in dieci punti:
1. ricostituzione del Comitato di Presidenza;
2. affidamento a professionisti della revisione dei conti e della certificazione dei bilanci;
3. discussione informata dei bilanci e loro conseguente approvazione;
4. approvazione dei criteri di assegnazione dei fondi di cui all’art. 7 per il 2008;
5. attribuzione di maggiore autonomia e di maggiori compiti ai Comitati di Settore;
6. predisposizione trimestrale di un documento di sintesi gestionale da parte del Direttore Generale;
7. incremento del flusso di informazioni ai Soci e ai Delegati;
8. maggiore rapidità dei lavori del Comitato di revisione delle norme statutarie;
9. tempi rapidi per la formulazione di proposte del Comitato Elettorale su eventuali modifiche alle procedure elettorali;
10. rinnovo dei contratti con enti utilizzatori (RAI, Mediaset, Sky, ecc.).
Ne voglio aggiungere un altro: Presidenza la più breve possibile, nel senso dell’assoluto rispetto delle scadenze di mandato.
Considero, a questo punto, conclusa la riunione del consiglio di oggi, dal momento che l’unico argomento all’ordine del giorno era l’elezione del presidente. Poiché abbiamo esaurito rapidamente i compiti di questo Consiglio, se “fuori programma” vogliamo aprire un dibattito su quanto da me enunciato, o se comunque qualcuno volesse esporre le sue considerazioni sull’attuale situazione dell’IMAIE, ritengo che nulla lo vieti e, pertanto, sono qui a Vostra disposizione.
Non prima, però, di avere espresso un sincero e sentito ringraziamento al Maestro Sergio Perticaroli, che mi ha preceduto in questa avventura, sia per il lavoro svolto che per la sua straordinaria pazienza, e di avere augurato ai colleghi Consiglieri un lavoro proficuo, nell’interesse di tutti gli artisti che abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare.
Grazie.
Edoardo Vianello”