“Più voce ai giovani e alla musica italiana: finalmente la coalizione che si batte per una più significativa presenza alla radio della voce di giovani e di musica prodotta in Italia comprende la federazione delle major, FIMI. Questo darà vigore alla nostra proposta e già rappresenta un successo che ci avvicina all’obiettivo” dichiara il Senatore Stefano Collina, primo firmatario nel 2014 della proposta di emendamento che, insieme a 30 colleghi senatori, presentò al Ministro per i Beni e le Attività Culturali dell’epoca, Bray.
E’ di questi giorni la notizia che, il Ministro Franceschini, già attento alla materia, è stato sollecitato direttamente dalla FIMI a sostenere il Made in Italy in radio e in TV, dopo che anche quest’anno il post Sanremo ha dimostrato che poco spazio viene dedicato agli esordienti e alla musica italiana (dati AudioCoop).
La proposta presentata in Parlamento – sulla scia di un appello lanciato dal Mei di Faenza e dagli Amici della Musica e già firmato da oltre 1.000 artisti affermati – suggerisce che la percentuale di musica italiana nelle radio, anche private, sia elevata al al 40% e che il 20% sia dedicato alla musica emergente, come già avviene in Francia. Nella proposta si evidenzia come questo settore potrebbe portare, se regolamentato, anche degli importanti introiti alle casse delle piccole produzioni indipendenti e ai loro artisti, dando respiro e possibilità di investimenti e quindi di progresso artistico al Paese.
Fonte: MEI