La Federazione Internazionale delle industrie fonografiche – IFPI – ha diffuso i dati relativi agli investimenti delle case discografiche per la produzione di artisti e repertorio, e per le attività di marketing. Il Report “Investing in Music”, è pubblicato dall’IFPI in collaborazione con WIN, l’associazione internazionale che rappresenta le etichette indipendenti.
Secondo quanto riportato nello studio, riferito al 2013, le case discografiche investono il 15,6% dei loro ricavi per artisti e repertorio e l’11,4% in marketing per un totale di investimenti di 4,3 miliardi di dollari pari al 27% dei ricavi. Le etichette investono in questi settori di sviluppo una quota maggiore dei loro ricavi rispetto ad imprese di altro tipo come quelle di software e computing (9,9%) e farmaceutiche (14,4%).
Il Report contiene inoltre una serie di approfondimenti su costi e ricavi della filiera: il costo per il lancio di un artista si mantiene sostanzialmente tra i 500mila dollari e i 2 milioni, compresi i costi di stampa e produzione video, anticipi e spese di promozione. Le case discografiche investono in artisti e repertorio locali con percentuali che vanno dal 100% del Giappone al 56% della Norvegia (l’Italia si attesta al 90% insieme a Svezia, Stati Uniti e Brasile). Il Report è stato presentato a Strasburgo il 24 novembre nel corso dell’evento Friends of Music dal presidente dell’Ifpi Plácido Domingo.
Fonte: SIAE