E’ stata presentata nei giorni scorsi la relazione annuale dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, composta da Antonello Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici, Licia Califano. Al suo diciassettesimo anno di attività, l’Authority ha monitorato, tra l’altro, il ruolo dei grandi provider, la trasparenza delle pubbliche amministrazioni e la tutela dei diritti dell’individuo in rete e nei social network. Gli interventi dell’Autorità nel 2013 hanno portato alla contestazione di 850 violazioni amministrative e alla segnalazione all’autorità giudiziaria di 71 violazioni. Sono state effettuate 411 ispezioni e si è dato riscontro ad oltre 31mila quesiti su vari aspetti legati alla privacy.
Nel suo discorso, il presidente Antonello Soro ha sottolineato i rischi che derivano dall’immissione e dal trattamento dei dati in rete: “L’offerta di servizi gratuiti in cambio di un prelievo massiccio di informazioni consegna ad un numero sempre più esiguo di operatori della rete la possibilità di predire e insieme indirizzare le decisioni di ogni individuo. In questo modo i giganti di Internet tendono ad occupare, in modo sempre più esclusivo, ogni spazio di intermediazione tra produttori e consumatori, assumendo un potere che inesorabilmente si traduce anche in un enorme potere politico. A tutto questo occorre certo dare risposte giuridiche e tecnologiche, ma soprattutto concepire la protezione dei dati come misura etica della tecnologia e riuscire a gestire i cambiamenti nel rispetto della persona”.
Fonte: SIAE